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author | Linus Torvalds <torvalds@linux-foundation.org> | 2019-03-09 09:56:17 -0800 |
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committer | Linus Torvalds <torvalds@linux-foundation.org> | 2019-03-09 09:56:17 -0800 |
commit | 1a29e857507046e413ca7a4a7c9cd32fed9ea255 (patch) | |
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Pull documentation updates from Jonathan Corbet:
"A fairly routine cycle for docs - lots of typo fixes, some new
documents, and more translations. There's also some LICENSES
adjustments from Thomas"
* tag 'docs-5.1' of git://git.lwn.net/linux: (74 commits)
docs: Bring some order to filesystem documentation
Documentation/locking/lockdep: Drop last two chars of sample states
doc: rcu: Suspicious RCU usage is a warning
docs: driver-api: iio: fix errors in documentation
Documentation/process/howto: Update for 4.x -> 5.x versioning
docs: Explicitly state that the 'Fixes:' tag shouldn't split lines
doc: security: Add kern-doc for lsm_hooks.h
doc: sctp: Merge and clean up rst files
Docs: Correct /proc/stat path
scripts/spdxcheck.py: fix C++ comment style detection
doc: fix typos in license-rules.rst
Documentation: fix admin-guide/README.rst minimum gcc version requirement
doc: process: complete removal of info about -git patches
doc: translations: sync translations 'remove info about -git patches'
perf-security: wrap paragraphs on 72 columns
perf-security: elaborate on perf_events/Perf privileged users
perf-security: document collected perf_events/Perf data categories
perf-security: document perf_events/Perf resource control
sysfs.txt: add note on available attribute macros
docs: kernel-doc: typo "if ... if" -> "if ... is"
...
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9 files changed, 1759 insertions, 57 deletions
diff --git a/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst b/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst index 474b7e127893..793b5cc33403 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst @@ -3,6 +3,8 @@ .. note:: Per leggere la documentazione originale in inglese: :ref:`Documentation/doc-guide/index.rst <doc_guide>` +.. _it_sphinxdoc: + Introduzione ============ diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/applying-patches.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/applying-patches.rst index f5e9c7d0b16d..1d30e5cd2a3d 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/applying-patches.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/applying-patches.rst @@ -1,13 +1,15 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/applying-patches.rst <applying_patches>` - +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_applying_patches: -Applicare modifiche al kernel Linux -=================================== +Applicare patch al kernel Linux ++++++++++++++++++++++++++++++++ -.. warning:: +.. note:: - TODO ancora da tradurre + Questo documento è obsoleto. Nella maggior parte dei casi, piuttosto + che usare ``patch`` manualmente, vorrete usare Git. Per questo motivo + il documento non verrà tradotto. diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/changes.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/changes.rst index 956cf95a1214..d0874327f301 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/changes.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/changes.rst @@ -1,12 +1,495 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/changes.rst <changes>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_changes: Requisiti minimi per compilare il kernel ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ -.. warning:: +Introduzione +============ - TODO ancora da tradurre +Questo documento fornisce una lista dei software necessari per eseguire i +kernel 4.x. + +Questo documento è basato sul file "Changes" del kernel 2.0.x e quindi le +persone che lo scrissero meritano credito (Jared Mauch, Axel Boldt, +Alessandro Sigala, e tanti altri nella rete). + +Requisiti minimi correnti +************************* + +Prima di pensare d'avere trovato un baco, aggiornate i seguenti programmi +**almeno** alla versione indicata! Se non siete certi della versione che state +usando, il comando indicato dovrebbe dirvelo. + +Questa lista presume che abbiate già un kernel Linux funzionante. In aggiunta, +non tutti gli strumenti sono necessari ovunque; ovviamente, se non avete un +modem ISDN, per esempio, probabilmente non dovreste preoccuparvi di +isdn4k-utils. + +====================== ================= ======================================== + Programma Versione minima Comando per verificare la versione +====================== ================= ======================================== +GNU C 4.6 gcc --version +GNU make 3.81 make --version +binutils 2.20 ld -v +flex 2.5.35 flex --version +bison 2.0 bison --version +util-linux 2.10o fdformat --version +kmod 13 depmod -V +e2fsprogs 1.41.4 e2fsck -V +jfsutils 1.1.3 fsck.jfs -V +reiserfsprogs 3.6.3 reiserfsck -V +xfsprogs 2.6.0 xfs_db -V +squashfs-tools 4.0 mksquashfs -version +btrfs-progs 0.18 btrfsck +pcmciautils 004 pccardctl -V +quota-tools 3.09 quota -V +PPP 2.4.0 pppd --version +isdn4k-utils 3.1pre1 isdnctrl 2>&1|grep version +nfs-utils 1.0.5 showmount --version +procps 3.2.0 ps --version +oprofile 0.9 oprofiled --version +udev 081 udevd --version +grub 0.93 grub --version || grub-install --version +mcelog 0.6 mcelog --version +iptables 1.4.2 iptables -V +openssl & libcrypto 1.0.0 openssl version +bc 1.06.95 bc --version +Sphinx\ [#f1]_ 1.3 sphinx-build --version +====================== ================= ======================================== + +.. [#f1] Sphinx è necessario solo per produrre la documentazione del Kernel + +Compilazione del kernel +*********************** + +GCC +--- + +La versione necessaria di gcc potrebbe variare a seconda del tipo di CPU nel +vostro calcolatore. + +Make +---- + +Per compilare il kernel vi servirà GNU make 3.81 o successivo. + +Binutils +-------- + +Il sistema di compilazione, dalla versione 4.13, per la produzione dei passi +intermedi, si è convertito all'uso di *thin archive* (`ar T`) piuttosto che +all'uso del *linking* incrementale (`ld -r`). Questo richiede binutils 2.20 o +successivo. + +pkg-config +---------- + +Il sistema di compilazione, dalla versione 4.18, richiede pkg-config per +verificare l'esistenza degli strumenti kconfig e per determinare le +impostazioni da usare in 'make {g,x}config'. Precedentemente pkg-config +veniva usato ma non verificato o documentato. + +Flex +---- + +Dalla versione 4.16, il sistema di compilazione, durante l'esecuzione, genera +un analizzatore lessicale. Questo richiede flex 2.5.35 o successivo. + +Bison +----- + +Dalla versione 4.16, il sistema di compilazione, durante l'esecuzione, genera +un parsificatore. Questo richiede bison 2.0 o successivo. + +Perl +---- + +Per compilare il kernel vi servirà perl 5 e i seguenti moduli ``Getopt::Long``, +``Getopt::Std``, ``File::Basename``, e ``File::Find``. + +BC +-- + +Vi servirà bc per compilare i kernel dal 3.10 in poi. + +OpenSSL +------- + +Il programma OpenSSL e la libreria crypto vengono usati per la firma dei moduli +e la gestione dei certificati; sono usati per la creazione della chiave e +la generazione della firma. + +Se la firma dei moduli è abilitata, allora vi servirà openssl per compilare il +kernel 3.7 e successivi. Vi serviranno anche i pacchetti di sviluppo di +openssl per compilare il kernel 4.3 o successivi. + + +Strumenti di sistema +******************** + +Modifiche architetturali +------------------------ + +DevFS è stato reso obsoleto da udev +(http://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/hotplug/) + +Il supporto per UID a 32-bit è ora disponibile. Divertitevi! + +La documentazione delle funzioni in Linux è una fase di transizione +verso una documentazione integrata nei sorgenti stessi usando dei commenti +formattati in modo speciale e posizionati vicino alle funzioni che descrivono. +Al fine di arricchire la documentazione, questi commenti possono essere +combinati con i file ReST presenti in Documentation/; questi potranno +poi essere convertiti in formato PostScript, HTML, LaTex, ePUB o PDF. +Per convertire i documenti da ReST al formato che volete, avete bisogno di +Sphinx. + +Util-linux +---------- + +Le versioni più recenti di util-linux: forniscono il supporto a ``fdisk`` per +dischi di grandi dimensioni; supportano le nuove opzioni di mount; riconoscono +più tipi di partizioni; hanno un fdformat che funziona con i kernel 2.4; +e altre chicche. Probabilmente vorrete aggiornarlo. + +Ksymoops +-------- + +Se l'impensabile succede e il kernel va in oops, potrebbe servirvi lo strumento +ksymoops per decodificarlo, ma nella maggior parte dei casi non vi servirà. +Generalmente è preferibile compilare il kernel con l'opzione ``CONFIG_KALLSYMS`` +cosicché venga prodotto un output più leggibile che può essere usato così com'è +(produce anche un output migliore di ksymoops). Se per qualche motivo il +vostro kernel non è stato compilato con ``CONFIG_KALLSYMS`` e non avete modo di +ricompilarlo e riprodurre l'oops con quell'opzione abilitata, allora potete +usare ksymoops per decodificare l'oops. + +Mkinitrd +-------- + +I cambiamenti della struttura in ``/lib/modules`` necessita l'aggiornamento di +mkinitrd. + +E2fsprogs +--------- + +L'ultima versione di ``e2fsprogs`` corregge diversi bachi in fsck e debugfs. +Ovviamente, aggiornarlo è una buona idea. + +JFSutils +-------- + +Il pacchetto ``jfsutils`` contiene programmi per il file-system JFS. +Sono disponibili i seguenti strumenti: + +- ``fsck.jfs`` - avvia la ripetizione del log delle transizioni, e verifica e + ripara una partizione formattata secondo JFS + +- ``mkfs.jfs`` - crea una partizione formattata secondo JFS + +- sono disponibili altri strumenti per il file-system. + +Reiserfsprogs +------------- + +Il pacchetto reiserfsprogs dovrebbe essere usato con reiserfs-3.6.x (Linux +kernel 2.4.x). Questo è un pacchetto combinato che contiene versioni +funzionanti di ``mkreiserfs``, ``resize_reiserfs``, ``debugreiserfs`` e +``reiserfsck``. Questi programmi funzionano sulle piattaforme i386 e alpha. + +Xfsprogs +-------- + +L'ultima versione di ``xfsprogs`` contiene, fra i tanti, i programmi +``mkfs.xfs``, ``xfs_db`` e ``xfs_repair`` per il file-system XFS. +Dipendono dell'architettura e qualsiasi versione dalla 2.0.0 in poi +dovrebbe funzionare correttamente con la versione corrente del codice +XFS nel kernel (sono raccomandate le versioni 2.6.0 o successive per via +di importanti miglioramenti). + +PCMCIAutils +----------- + +PCMCIAutils sostituisce ``pcmica-cs``. Serve ad impostare correttamente i +connettori PCMCIA all'avvio del sistema e a caricare i moduli necessari per +i dispositivi a 16-bit se il kernel è stato modularizzato e il sottosistema +hotplug è in uso. + +Quota-tools +----------- + +Il supporto per uid e gid a 32 bit richiedono l'uso della versione 2 del +formato quota. La versione 3.07 e successive di quota-tools supportano +questo formato. Usate la versione raccomandata nella lista qui sopra o una +successiva. + +Micro codice per Intel IA32 +--------------------------- + +Per poter aggiornare il micro codice per Intel IA32, è stato aggiunto un +apposito driver; il driver è accessibile come un normale dispositivo a +caratteri (misc). Se non state usando udev probabilmente sarà necessario +eseguire i seguenti comandi come root prima di poterlo aggiornare:: + + mkdir /dev/cpu + mknod /dev/cpu/microcode c 10 184 + chmod 0644 /dev/cpu/microcode + +Probabilmente, vorrete anche il programma microcode_ctl da usare con questo +dispositivo. + +udev +---- + +``udev`` è un programma in spazio utente il cui scopo è quello di popolare +dinamicamente la cartella ``/dev`` coi dispositivi effettivamente presenti. +``udev`` sostituisce le funzionalità base di devfs, consentendo comunque +nomi persistenti per i dispositivi. + +FUSE +---- + +Serve libfuse 2.4.0 o successiva. Il requisito minimo assoluto è 2.3.0 ma +le opzioni di mount ``direct_io`` e ``kernel_cache`` non funzioneranno. + + +Rete +**** + +Cambiamenti generali +-------------------- + +Se per quanto riguarda la configurazione di rete avete esigenze di un certo +livello dovreste prendere in considerazione l'uso degli strumenti in ip-route2. + +Filtro dei pacchetti / NAT +-------------------------- + +Il codice per filtraggio dei pacchetti e il NAT fanno uso degli stessi +strumenti come nelle versioni del kernel antecedenti la 2.4.x (iptables). +Include ancora moduli di compatibilità per 2.2.x ipchains e 2.0.x ipdwadm. + +PPP +--- + +Il driver per PPP è stato ristrutturato per supportare collegamenti multipli e +per funzionare su diversi livelli. Se usate PPP, aggiornate pppd almeno alla +versione 2.4.0. + +Se non usate udev, dovete avere un file /dev/ppp che può essere creato da root +col seguente comando:: + + mknod /dev/ppp c 108 0 + +Isdn4k-utils +------------ + +Per via della modifica del campo per il numero di telefono, il pacchetto +isdn4k-utils dev'essere ricompilato o (preferibilmente) aggiornato. + +NFS-utils +--------- + +Nei kernel più antichi (2.4 e precedenti), il server NFS doveva essere +informato sui clienti ai quali si voleva fornire accesso via NFS. Questa +informazione veniva passata al kernel quando un cliente montava un file-system +mediante ``mountd``, oppure usando ``exportfs`` all'avvio del sistema. +exportfs prende le informazioni circa i clienti attivi da ``/var/lib/nfs/rmtab``. + +Questo approccio è piuttosto delicato perché dipende dalla correttezza di +rmtab, che non è facile da garantire, in particolare quando si cerca di +implementare un *failover*. Anche quando il sistema funziona bene, ``rmtab`` +ha il problema di accumulare vecchie voci inutilizzate. + +Sui kernel più recenti il kernel ha la possibilità di informare mountd quando +arriva una richiesta da una macchina sconosciuta, e mountd può dare al kernel +le informazioni corrette per l'esportazione. Questo rimuove la dipendenza con +``rmtab`` e significa che il kernel deve essere al corrente solo dei clienti +attivi. + +Per attivare questa funzionalità, dovete eseguire il seguente comando prima di +usare exportfs o mountd:: + + mount -t nfsd nfsd /proc/fs/nfsd + +Dove possibile, raccomandiamo di proteggere tutti i servizi NFS dall'accesso +via internet mediante un firewall. + +mcelog +------ + +Quando ``CONFIG_x86_MCE`` è attivo, il programma mcelog processa e registra +gli eventi *machine check*. Gli eventi *machine check* sono errori riportati +dalla CPU. Incoraggiamo l'analisi di questi errori. + + +Documentazione del kernel +************************* + +Sphinx +------ + +Per i dettaglio sui requisiti di Sphinx, fate riferimento a :ref:`it_sphinx_install` +in :ref:`Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst <it_sphinxdoc>` + +Ottenere software aggiornato +============================ + +Compilazione del kernel +*********************** + +gcc +--- + +- <ftp://ftp.gnu.org/gnu/gcc/> + +Make +---- + +- <ftp://ftp.gnu.org/gnu/make/> + +Binutils +-------- + +- <https://www.kernel.org/pub/linux/devel/binutils/> + +Flex +---- + +- <https://github.com/westes/flex/releases> + +Bison +----- + +- <ftp://ftp.gnu.org/gnu/bison/> + +OpenSSL +------- + +- <https://www.openssl.org/> + +Strumenti di sistema +******************** + +Util-linux +---------- + +- <https://www.kernel.org/pub/linux/utils/util-linux/> + +Kmod +---- + +- <https://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/kmod/> +- <https://git.kernel.org/pub/scm/utils/kernel/kmod/kmod.git> + +Ksymoops +-------- + +- <https://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/ksymoops/v2.4/> + +Mkinitrd +-------- + +- <https://code.launchpad.net/initrd-tools/main> + +E2fsprogs +--------- + +- <http://prdownloads.sourceforge.net/e2fsprogs/e2fsprogs-1.29.tar.gz> + +JFSutils +-------- + +- <http://jfs.sourceforge.net/> + +Reiserfsprogs +------------- + +- <http://www.kernel.org/pub/linux/utils/fs/reiserfs/> + +Xfsprogs +-------- + +- <ftp://oss.sgi.com/projects/xfs/> + +Pcmciautils +----------- + +- <https://www.kernel.org/pub/linux/utils/kernel/pcmcia/> + +Quota-tools +----------- + +- <http://sourceforge.net/projects/linuxquota/> + + +Microcodice Intel P6 +-------------------- + +- <https://downloadcenter.intel.com/> + +udev +---- + +- <http://www.freedesktop.org/software/systemd/man/udev.html> + +FUSE +---- + +- <https://github.com/libfuse/libfuse/releases> + +mcelog +------ + +- <http://www.mcelog.org/> + +Rete +**** + +PPP +--- + +- <ftp://ftp.samba.org/pub/ppp/> + +Isdn4k-utils +------------ + +- <ftp://ftp.isdn4linux.de/pub/isdn4linux/utils/> + +NFS-utils +--------- + +- <http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=14> + +Iptables +-------- + +- <http://www.iptables.org/downloads.html> + +Ip-route2 +--------- + +- <https://www.kernel.org/pub/linux/utils/net/iproute2/> + +OProfile +-------- + +- <http://oprofile.sf.net/download/> + +NFS-Utils +--------- + +- <http://nfs.sourceforge.net/> + +Documentazione del kernel +************************* + +Sphinx +------ + +- <http://www.sphinx-doc.org/> diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst index b707bdbe178c..2fd0e7f79d55 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst @@ -449,6 +449,9 @@ Nonostante questo non sia richiesto dal linguaggio C, in Linux viene preferito perché è un modo semplice per aggiungere informazioni importanti per il lettore. +Non usate la parola chiave ``extern`` coi prototipi di funzione perché +rende le righe più lunghe e non è strettamente necessario. + 7) Centralizzare il ritorno delle funzioni ------------------------------------------ @@ -600,26 +603,43 @@ segue nel vostro file .emacs: (* (max steps 1) c-basic-offset))) - (add-hook 'c-mode-common-hook - (lambda () - ;; Add kernel style - (c-add-style - "linux-tabs-only" - '("linux" (c-offsets-alist - (arglist-cont-nonempty - c-lineup-gcc-asm-reg - c-lineup-arglist-tabs-only)))))) - - (add-hook 'c-mode-hook - (lambda () - (let ((filename (buffer-file-name))) - ;; Enable kernel mode for the appropriate files - (when (and filename - (string-match (expand-file-name "~/src/linux-trees") - filename)) - (setq indent-tabs-mode t) - (setq show-trailing-whitespace t) - (c-set-style "linux-tabs-only"))))) + (dir-locals-set-class-variables + 'linux-kernel + '((c-mode . ( + (c-basic-offset . 8) + (c-label-minimum-indentation . 0) + (c-offsets-alist . ( + (arglist-close . c-lineup-arglist-tabs-only) + (arglist-cont-nonempty . + (c-lineup-gcc-asm-reg c-lineup-arglist-tabs-only)) + (arglist-intro . +) + (brace-list-intro . +) + (c . c-lineup-C-comments) + (case-label . 0) + (comment-intro . c-lineup-comment) + (cpp-define-intro . +) + (cpp-macro . -1000) + (cpp-macro-cont . +) + (defun-block-intro . +) + (else-clause . 0) + (func-decl-cont . +) + (inclass . +) + (inher-cont . c-lineup-multi-inher) + (knr-argdecl-intro . 0) + (label . -1000) + (statement . 0) + (statement-block-intro . +) + (statement-case-intro . +) + (statement-cont . +) + (substatement . +) + )) + (indent-tabs-mode . t) + (show-trailing-whitespace . t) + )))) + + (dir-locals-set-directory-class + (expand-file-name "~/src/linux-trees") + 'linux-kernel) Questo farà funzionare meglio emacs con lo stile del kernel per i file che si trovano nella cartella ``~/src/linux-trees``. @@ -929,7 +949,40 @@ qualche valore fuori dai limiti. Un tipico esempio è quello delle funzioni che ritornano un puntatore; queste utilizzano NULL o ERR_PTR come meccanismo di notifica degli errori. -17) Non reinventate le macro del kernel +17) L'uso di bool +----------------- + +Nel kernel Linux il tipo bool deriva dal tipo _Bool dello standard C99. +Un valore bool può assumere solo i valori 0 o 1, e implicitamente o +esplicitamente la conversione a bool converte i valori in vero (*true*) o +falso (*false*). Quando si usa un tipo bool il costrutto !! non sarà più +necessario, e questo va ad eliminare una certa serie di bachi. + +Quando si usano i valori booleani, dovreste utilizzare le definizioni di true +e false al posto dei valori 1 e 0. + +Per il valore di ritorno delle funzioni e per le variabili sullo stack, l'uso +del tipo bool è sempre appropriato. L'uso di bool viene incoraggiato per +migliorare la leggibilità e spesso è molto meglio di 'int' nella gestione di +valori booleani. + +Non usate bool se per voi sono importanti l'ordine delle righe di cache o +la loro dimensione; la dimensione e l'allineamento cambia a seconda +dell'architettura per la quale è stato compilato. Le strutture che sono state +ottimizzate per l'allineamento o la dimensione non dovrebbero usare bool. + +Se una struttura ha molti valori true/false, considerate l'idea di raggrupparli +in un intero usando campi da 1 bit, oppure usate un tipo dalla larghezza fissa, +come u8. + +Come per gli argomenti delle funzioni, molti valori true/false possono essere +raggruppati in un singolo argomento a bit denominato 'flags'; spesso 'flags' è +un'alternativa molto più leggibile se si hanno valori costanti per true/false. + +Detto ciò, un uso parsimonioso di bool nelle strutture dati e negli argomenti +può migliorare la leggibilità. + +18) Non reinventate le macro del kernel --------------------------------------- Il file di intestazione include/linux/kernel.h contiene un certo numero @@ -953,7 +1006,7 @@ rigido sui tipi. Sentitevi liberi di leggere attentamente questo file d'intestazione per scoprire cos'altro è stato definito che non dovreste reinventare nel vostro codice. -18) Linee di configurazione degli editor e altre schifezze +19) Linee di configurazione degli editor e altre schifezze ----------------------------------------------------------- Alcuni editor possono interpretare dei parametri di configurazione integrati @@ -987,8 +1040,8 @@ d'indentazione e di modalità d'uso. Le persone potrebbero aver configurato una modalità su misura, oppure potrebbero avere qualche altra magia per far funzionare bene l'indentazione. -19) Inline assembly ---------------------- +20) Inline assembly +------------------- Nel codice specifico per un'architettura, potreste aver bisogno di codice *inline assembly* per interfacciarvi col processore o con una funzionalità @@ -1020,7 +1073,7 @@ al fine di allineare correttamente l'assembler che verrà generato: "more_magic %reg2, %reg3" : /* outputs */ : /* inputs */ : /* clobbers */); -20) Compilazione sotto condizione +21) Compilazione sotto condizione --------------------------------- Ovunque sia possibile, non usate le direttive condizionali del preprocessore diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/howto.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/howto.rst index 909e6a55bc43..9903ac7c566b 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/howto.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/howto.rst @@ -234,7 +234,7 @@ il progetto Linux Cross-Reference, che è in grado di presentare codice sorgente in un formato autoreferenziale ed indicizzato. Un eccellente ed aggiornata fonte di consultazione del codice del kernel la potete trovare qui: - http://lxr.free-electrons.com/ + https://elixir.bootlin.com/ Il processo di sviluppo @@ -244,7 +244,6 @@ e di molti altri rami per specifici sottosistemi. Questi rami sono: - I sorgenti kernel 4.x - I sorgenti stabili del kernel 4.x.y -stable - - Le modifiche in 4.x -git - Sorgenti dei sottosistemi del kernel e le loro modifiche - Il kernel 4.x -next per test d'integrazione @@ -313,16 +312,6 @@ Il file Documentation/process/stable-kernel-rules.rst (nei sorgenti) documenta quali tipologie di modifiche sono accettate per i sorgenti -stable, e come avviene il processo di rilascio. -Le modifiche in 4.x -git -~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ - -Queste sono istantanee quotidiane del kernel di Linus e sono gestite in -una repositorio git (da qui il nome). Queste modifiche sono solitamente -rilasciate giornalmente e rappresentano l'attuale stato dei sorgenti di -Linus. Queste sono da considerarsi più sperimentali di un -rc in quanto -generate automaticamente senza nemmeno aver dato una rapida occhiata -per verificarne lo stato. - Sorgenti dei sottosistemi del kernel e le loro patch ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/stable-api-nonsense.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/stable-api-nonsense.rst index d4fa4abf8dd3..cdfc509b8566 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/stable-api-nonsense.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/stable-api-nonsense.rst @@ -1,13 +1,209 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/stable-api-nonsense.rst <stable_api_nonsense>` - +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_stable_api_nonsense: L'interfaccia dei driver per il kernel Linux ============================================ -.. warning:: +(tutte le risposte alle vostre domande e altro) + +Greg Kroah-Hartman <greg@kroah.com> + +Questo è stato scritto per cercare di spiegare perché Linux **non ha +un'interfaccia binaria, e non ha nemmeno un'interfaccia stabile**. + +.. note:: + + Questo articolo parla di interfacce **interne al kernel**, non delle + interfacce verso lo spazio utente. + + L'interfaccia del kernel verso lo spazio utente è quella usata dai + programmi, ovvero le chiamate di sistema. Queste interfacce sono **molto** + stabili nel tempo e non verranno modificate. Ho vecchi programmi che sono + stati compilati su un kernel 0.9 (circa) e tuttora funzionano sulle versioni + 2.6 del kernel. Queste interfacce sono quelle che gli utenti e i + programmatori possono considerare stabili. + +Riepilogo generale +------------------ + +Pensate di volere un'interfaccia del kernel stabile, ma in realtà non la +volete, e nemmeno sapete di non volerla. Quello che volete è un driver +stabile che funzioni, e questo può essere ottenuto solo se il driver si trova +nei sorgenti del kernel. Ci sono altri vantaggi nell'avere il proprio driver +nei sorgenti del kernel, ognuno dei quali hanno reso Linux un sistema operativo +robusto, stabile e maturo; questi sono anche i motivi per cui avete scelto +Linux. + +Introduzione +------------ + +Solo le persone un po' strambe vorrebbero scrivere driver per il kernel con +la costante preoccupazione per i cambiamenti alle interfacce interne. Per il +resto del mondo, queste interfacce sono invisibili o non di particolare +interesse. + +Innanzitutto, non tratterò **alcun** problema legale riguardante codice +chiuso, nascosto, avvolto, blocchi binari, o qualsia altra cosa che descrive +driver che non hanno i propri sorgenti rilasciati con licenza GPL. Per favore +fate riferimento ad un avvocato per qualsiasi questione legale, io sono un +programmatore e perciò qui vi parlerò soltanto delle questioni tecniche (non +per essere superficiali sui problemi legali, sono veri e dovete esserne a +conoscenza in ogni circostanza). + +Dunque, ci sono due tematiche principali: interfacce binarie del kernel e +interfacce stabili nei sorgenti. Ognuna dipende dall'altra, ma discuteremo +prima delle cose binarie per toglierle di mezzo. + +Interfaccia binaria del kernel +------------------------------ + +Supponiamo d'avere un'interfaccia stabile nei sorgenti del kernel, di +conseguenza un'interfaccia binaria dovrebbe essere anche'essa stabile, giusto? +Sbagliato. Prendete in considerazione i seguenti fatti che riguardano il +kernel Linux: + + - A seconda della versione del compilatore C che state utilizzando, diverse + strutture dati del kernel avranno un allineamento diverso, e possibilmente + un modo diverso di includere le funzioni (renderle inline oppure no). + L'organizzazione delle singole funzioni non è poi così importante, ma la + spaziatura (*padding*) nelle strutture dati, invece, lo è. + + - In base alle opzioni che sono state selezionate per generare il kernel, + un certo numero di cose potrebbero succedere: + + - strutture dati differenti potrebbero contenere campi differenti + - alcune funzioni potrebbero non essere implementate (per esempio, + alcuni *lock* spariscono se compilati su sistemi mono-processore) + - la memoria interna del kernel può essere allineata in differenti modi + a seconda delle opzioni di compilazione. + + - Linux funziona su una vasta gamma di architetture di processore. Non esiste + alcuna possibilità che il binario di un driver per un'architettura funzioni + correttamente su un'altra. + +Alcuni di questi problemi possono essere risolti compilando il proprio modulo +con la stessa identica configurazione del kernel, ed usando la stessa versione +del compilatore usato per compilare il kernel. Questo è sufficiente se volete +fornire un modulo per uno specifico rilascio su una specifica distribuzione +Linux. Ma moltiplicate questa singola compilazione per il numero di +distribuzioni Linux e il numero dei rilasci supportati da quest'ultime e vi +troverete rapidamente in un incubo fatto di configurazioni e piattaforme +hardware (differenti processori con differenti opzioni); dunque, anche per il +singolo rilascio di un modulo, dovreste creare differenti versioni dello +stesso. + +Fidatevi, se tenterete questa via, col tempo, diventerete pazzi; l'ho imparato +a mie spese molto tempo fa... + + +Interfaccia stabile nei sorgenti del kernel +------------------------------------------- + +Se parlate con le persone che cercano di mantenere aggiornato un driver per +Linux ma che non si trova nei sorgenti, allora per queste persone l'argomento +sarà "ostico". + +Lo sviluppo del kernel Linux è continuo e viaggia ad un ritmo sostenuto, e non +rallenta mai. Perciò, gli sviluppatori del kernel trovano bachi nelle +interfacce attuali, o trovano modi migliori per fare le cose. Se le trovano, +allora le correggeranno per migliorarle. In questo frangente, i nomi delle +funzioni potrebbero cambiare, le strutture dati potrebbero diventare più grandi +o più piccole, e gli argomenti delle funzioni potrebbero essere ripensati. +Se questo dovesse succedere, nello stesso momento, tutte le istanze dove questa +interfaccia viene utilizzata verranno corrette, garantendo che tutto continui +a funzionare senza problemi. + +Portiamo ad esempio l'interfaccia interna per il sottosistema USB che ha subito +tre ristrutturazioni nel corso della sua vita. Queste ristrutturazioni furono +fatte per risolvere diversi problemi: + + - È stato fatto un cambiamento da un flusso di dati sincrono ad uno + asincrono. Questo ha ridotto la complessità di molti driver e ha + aumentato la capacità di trasmissione di tutti i driver fino a raggiungere + quasi la velocità massima possibile. + - È stato fatto un cambiamento nell'allocazione dei pacchetti da parte del + sottosistema USB per conto dei driver, cosicché ora i driver devono fornire + più informazioni al sottosistema USB al fine di correggere un certo numero + di stalli. + +Questo è completamente l'opposto di quello che succede in alcuni sistemi +operativi proprietari che hanno dovuto mantenere, nel tempo, il supporto alle +vecchie interfacce USB. I nuovi sviluppatori potrebbero usare accidentalmente +le vecchie interfacce e sviluppare codice nel modo sbagliato, portando, di +conseguenza, all'instabilità del sistema. + +In entrambe gli scenari, gli sviluppatori hanno ritenuto che queste importanti +modifiche erano necessarie, e quindi le hanno fatte con qualche sofferenza. +Se Linux avesse assicurato di mantenere stabile l'interfaccia interna, si +sarebbe dovuto procedere alla creazione di una nuova, e quelle vecchie, e +mal funzionanti, avrebbero dovuto ricevere manutenzione, creando lavoro +aggiuntivo per gli sviluppatori del sottosistema USB. Dato che gli +sviluppatori devono dedicare il proprio tempo a questo genere di lavoro, +chiedergli di dedicarne dell'altro, senza benefici, magari gratuitamente, non +è contemplabile. + +Le problematiche relative alla sicurezza sono molto importanti per Linux. +Quando viene trovato un problema di sicurezza viene corretto in breve tempo. +A volte, per prevenire il problema di sicurezza, si sono dovute cambiare +delle interfacce interne al kernel. Quando è successo, allo stesso tempo, +tutti i driver che usavano quelle interfacce sono stati aggiornati, garantendo +la correzione definitiva del problema senza doversi preoccupare di rivederlo +per sbaglio in futuro. Se non si fossero cambiate le interfacce interne, +sarebbe stato impossibile correggere il problema e garantire che non si sarebbe +più ripetuto. + +Nel tempo le interfacce del kernel subiscono qualche ripulita. Se nessuno +sta più usando un'interfaccia, allora questa verrà rimossa. Questo permette +al kernel di rimanere il più piccolo possibile, e garantisce che tutte le +potenziali interfacce sono state verificate nel limite del possibile (le +interfacce inutilizzate sono impossibili da verificare). + + +Cosa fare +--------- + +Dunque, se avete un driver per il kernel Linux che non si trova nei sorgenti +principali del kernel, come sviluppatori, cosa dovreste fare? Rilasciare un +file binario del driver per ogni versione del kernel e per ogni distribuzione, +è un incubo; inoltre, tenere il passo con tutti i cambiamenti del kernel è un +brutto lavoro. + +Semplicemente, fate sì che il vostro driver per il kernel venga incluso nei +sorgenti principali (ricordatevi, stiamo parlando di driver rilasciati secondo +una licenza compatibile con la GPL; se il vostro codice non ricade in questa +categoria: buona fortuna, arrangiatevi, siete delle sanguisughe) + +Se il vostro driver è nei sorgenti del kernel e un'interfaccia cambia, il +driver verrà corretto immediatamente dalla persona che l'ha modificata. Questo +garantisce che sia sempre possibile compilare il driver, che funzioni, e tutto +con un minimo sforzo da parte vostra. + +Avere il proprio driver nei sorgenti principali del kernel ha i seguenti +vantaggi: + + - La qualità del driver aumenterà e i costi di manutenzione (per lo + sviluppatore originale) diminuiranno. + - Altri sviluppatori aggiungeranno nuove funzionalità al vostro driver. + - Altri persone troveranno e correggeranno bachi nel vostro driver. + - Altri persone troveranno degli aggiustamenti da fare al vostro driver. + - Altri persone aggiorneranno il driver quando è richiesto da un cambiamento + di un'interfaccia. + - Il driver sarà automaticamente reso disponibile in tutte le distribuzioni + Linux senza dover chiedere a nessuna di queste di aggiungerlo. + +Dato che Linux supporta più dispositivi di qualsiasi altro sistema operativo, +e che girano su molti più tipi di processori di qualsiasi altro sistema +operativo; ciò dimostra che questo modello di sviluppo qualcosa di giusto, +dopo tutto, lo fa :) + + + +------ - TODO ancora da tradurre +Dei ringraziamenti vanno a Randy Dunlap, Andrew Morton, David Brownell, +Hanna Linder, Robert Love, e Nishanth Aravamudan per la loro revisione +e per i loro commenti sulle prime bozze di questo articolo. diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst index b6b4dd94a660..70e65a7b3620 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst @@ -1,12 +1,131 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/submit-checklist.rst <submitchecklist>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_submitchecklist: -Lista delle cose da fare per inviare una modifica al kernel Linux -~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ +Lista delle verifiche da fare prima di inviare una patch per il kernel Linux +~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ -.. warning:: +Qui troverete una lista di cose che uno sviluppatore dovrebbe fare per +vedere le proprie patch accettate più rapidamente. - TODO ancora da tradurre +Tutti questi punti integrano la documentazione fornita riguardo alla +sottomissione delle patch, in particolare +:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst <it_submittingpatches>`. + +1) Se state usando delle funzionalità del kernel allora includete (#include) + i file che le dichiarano/definiscono. Non dipendente dal fatto che un file + d'intestazione include anche quelli usati da voi. + +2) Compilazione pulita: + + a) con le opzioni ``CONFIG`` negli stati ``=y``, ``=m`` e ``=n``. Nessun + avviso/errore di ``gcc`` e nessun avviso/errore dal linker. + + b) con ``allnoconfig``, ``allmodconfig`` + + c) quando si usa ``O=builddir`` + +3) Compilare per diverse architetture di processore usando strumenti per + la cross-compilazione o altri. + +4) Una buona architettura per la verifica della cross-compilazione è la ppc64 + perché tende ad usare ``unsigned long`` per le quantità a 64-bit. + +5) Controllate lo stile del codice della vostra patch secondo le direttive + scritte in :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst <it_codingstyle>`. + Prima dell'invio della patch, usate il verificatore di stile + (``script/checkpatch.pl``) per scovare le violazioni più semplici. + Dovreste essere in grado di giustificare tutte le violazioni rimanenti nella + vostra patch. + +6) Le opzioni ``CONFIG``, nuove o modificate, non scombussolano il menu + di configurazione e sono preimpostate come disabilitate a meno che non + soddisfino i criteri descritti in ``Documentation/kbuild/kconfig-language.txt`` + alla punto "Voci di menu: valori predefiniti". + +7) Tutte le nuove opzioni ``Kconfig`` hanno un messaggio di aiuto. + +8) La patch è stata accuratamente revisionata rispetto alle più importanti + configurazioni ``Kconfig``. Questo è molto difficile da fare + correttamente - un buono lavoro di testa sarà utile. + +9) Verificare con sparse. + +10) Usare ``make checkstack`` e ``make namespacecheck`` e correggere tutti i + problemi rilevati. + + .. note:: + + ``checkstack`` non evidenzia esplicitamente i problemi, ma una funzione + che usa più di 512 byte sullo stack è una buona candidata per una + correzione. + +11) Includete commenti :ref:`kernel-doc <kernel_doc>` per documentare API + globali del kernel. Usate ``make htmldocs`` o ``make pdfdocs`` per + verificare i commenti :ref:`kernel-doc <kernel_doc>` ed eventualmente + correggerli. + +12) La patch è stata verificata con le seguenti opzioni abilitate + contemporaneamente: ``CONFIG_PREEMPT``, ``CONFIG_DEBUG_PREEMPT``, + ``CONFIG_DEBUG_SLAB``, ``CONFIG_DEBUG_PAGEALLOC``, ``CONFIG_DEBUG_MUTEXES``, + ``CONFIG_DEBUG_SPINLOCK``, ``CONFIG_DEBUG_ATOMIC_SLEEP``, + ``CONFIG_PROVE_RCU`` e ``CONFIG_DEBUG_OBJECTS_RCU_HEAD``. + +13) La patch è stata compilata e verificata in esecuzione con, e senza, + le opzioni ``CONFIG_SMP`` e ``CONFIG_PREEMPT``. + +14) Se la patch ha effetti sull'IO dei dischi, eccetera: allora dev'essere + verificata con, e senza, l'opzione ``CONFIG_LBDAF``. + +15) Tutti i percorsi del codice sono stati verificati con tutte le funzionalità + di lockdep abilitate. + +16) Tutti i nuovi elementi in ``/proc`` sono documentati in ``Documentation/``. + +17) Tutti i nuovi parametri d'avvio del kernel sono documentati in + ``Documentation/admin-guide/kernel-parameters.rst``. + +18) Tutti i nuovi parametri dei moduli sono documentati con ``MODULE_PARM_DESC()``. + +19) Tutte le nuove interfacce verso lo spazio utente sono documentate in + ``Documentation/ABI/``. Leggete ``Documentation/ABI/README`` per maggiori + informazioni. Le patch che modificano le interfacce utente dovrebbero + essere inviate in copia anche a linux-api@vger.kernel.org. + +20) Verifica che il kernel passi con successo ``make headers_check`` + +21) La patch è stata verificata con l'iniezione di fallimenti in slab e + nell'allocazione di pagine. Vedere ``Documentation/fault-injection/``. + + Se il nuovo codice è corposo, potrebbe essere opportuno aggiungere + l'iniezione di fallimenti specifici per il sottosistema. + +22) Il nuovo codice è stato compilato con ``gcc -W`` (usate + ``make EXTRA_CFLAGS=-W``). Questo genererà molti avvisi, ma è ottimo + per scovare bachi come "warning: comparison between signed and unsigned". + +23) La patch è stata verificata dopo essere stata inclusa nella serie di patch + -mm; questo al fine di assicurarsi che continui a funzionare assieme a + tutte le altre patch in coda e i vari cambiamenti nei sottosistemi VM, VFS + e altri. + +24) Tutte le barriere di sincronizzazione {per esempio, ``barrier()``, + ``rmb()``, ``wmb()``} devono essere accompagnate da un commento nei + sorgenti che ne spieghi la logica: cosa fanno e perché. + +25) Se la patch aggiunge nuove chiamate ioctl, allora aggiornate + ``Documentation/ioctl/ioctl-number.txt``. + +26) Se il codice che avete modificato dipende o usa una qualsiasi interfaccia o + funzionalità del kernel che è associata a uno dei seguenti simboli + ``Kconfig``, allora verificate che il kernel compili con diverse + configurazioni dove i simboli sono disabilitati e/o ``=m`` (se c'è la + possibilità) [non tutti contemporaneamente, solo diverse combinazioni + casuali]: + + ``CONFIG_SMP``, ``CONFIG_SYSFS``, ``CONFIG_PROC_FS``, ``CONFIG_INPUT``, + ``CONFIG_PCI``, ``CONFIG_BLOCK``, ``CONFIG_PM``, ``CONFIG_MAGIC_SYSRQ``, + ``CONFIG_NET``, ``CONFIG_INET=n`` (ma l'ultimo con ``CONFIG_NET=y``). diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-drivers.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-drivers.rst index 16df950ef808..dadd77e47613 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-drivers.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-drivers.rst @@ -1,12 +1,16 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/submitting-drivers.rst <submittingdrivers>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_submittingdrivers: Sottomettere driver per il kernel Linux ======================================= -.. warning:: +.. note:: - TODO ancora da tradurre + Questo documento è vecchio e negli ultimi anni non è stato più aggiornato; + dovrebbe essere aggiornato, o forse meglio, rimosso. La maggior parte di + quello che viene detto qui può essere trovato anche negli altri documenti + dedicati allo sviluppo. Per questo motivo il documento non verrà tradotto. diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst index d633775ed556..2ab9c1401aa1 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/submitting-patches.rst @@ -1,13 +1,867 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst :Original: :ref:`Documentation/process/submitting-patches.rst <submittingpatches>` - +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> .. _it_submittingpatches: -Sottomettere modifiche: la guida essenziale per vedere il vostro codice nel kernel -================================================================================== +Inviare patch: la guida essenziale per vedere il vostro codice nel kernel +========================================================================= + +Una persona o un'azienda che volesse inviare una patch al kernel potrebbe +sentirsi scoraggiata dal processo di sottomissione, specialmente quando manca +una certa familiarità col "sistema". Questo testo è una raccolta di +suggerimenti che aumenteranno significativamente le probabilità di vedere le +vostre patch accettate. + +Questo documento contiene un vasto numero di suggerimenti concisi. Per +maggiori dettagli su come funziona il processo di sviluppo del kernel leggete +:ref:`Documentation/translations/it_IT/process <it_development_process_main>`. +Leggete anche :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst <it_submitchecklist>` +per una lista di punti da verificare prima di inviare del codice. Se state +inviando un driver, allora leggete anche :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/submitting-drivers.rst <it_submittingdrivers>`; +per delle patch relative alle associazioni per Device Tree leggete +Documentation/devicetree/bindings/submitting-patches.txt. + +Molti di questi passi descrivono il comportamento di base del sistema di +controllo di versione ``git``; se utilizzate ``git`` per preparare le vostre +patch molto del lavoro più ripetitivo lo troverete già fatto per voi, tuttavia +dovete preparare e documentare un certo numero di patch. Generalmente, l'uso +di ``git`` renderà la vostra vita di sviluppatore del kernel più facile. + +0) Ottenere i sorgenti attuali +------------------------------ + +Se non avete un repositorio coi sorgenti del kernel più recenti, allora usate +``git`` per ottenerli. Vorrete iniziare col repositorio principale che può +essere recuperato col comando:: + + git clone git://git.kernel.org/pub/scm/linux/kernel/git/torvalds/linux.git + +Notate, comunque, che potreste non voler sviluppare direttamente coi sorgenti +principali del kernel. La maggior parte dei manutentori hanno i propri +sorgenti e desiderano che le patch siano preparate basandosi su di essi. +Guardate l'elemento **T:** per un determinato sottosistema nel file MAINTANERS +che troverete nei sorgenti, o semplicemente chiedete al manutentore nel caso +in cui i sorgenti da usare non siano elencati il quel file. + +Esiste ancora la possibilità di scaricare un rilascio del kernel come archivio +tar (come descritto in una delle prossime sezioni), ma questa è la via più +complicata per sviluppare per il kernel. + +1) ``diff -up`` +--------------- + +Se dovete produrre le vostre patch a mano, usate ``diff -up`` o ``diff -uprN`` +per crearle. Git produce di base le patch in questo formato; se state +usando ``git``, potete saltare interamente questa sezione. + +Tutte le modifiche al kernel Linux avvengono mediate patch, come descritte +in :manpage:`diff(1)`. Quando create la vostra patch, assicuratevi di +crearla nel formato "unified diff", come l'argomento ``-u`` di +:manpage:`diff(1)`. +Inoltre, per favore usate l'argomento ``-p`` per mostrare la funzione C +alla quale si riferiscono le diverse modifiche - questo rende il risultato +di ``diff`` molto più facile da leggere. Le patch dovrebbero essere basate +sulla radice dei sorgenti del kernel, e non sulle sue sottocartelle. + +Per creare una patch per un singolo file, spesso è sufficiente fare:: + + SRCTREE= linux + MYFILE= drivers/net/mydriver.c + + cd $SRCTREE + cp $MYFILE $MYFILE.orig + vi $MYFILE # make your change + cd .. + diff -up $SRCTREE/$MYFILE{.orig,} > /tmp/patch + +Per creare una patch per molteplici file, dovreste spacchettare i sorgenti +"vergini", o comunque non modificati, e fare un ``diff`` coi vostri. +Per esempio:: + + MYSRC= /devel/linux + + tar xvfz linux-3.19.tar.gz + mv linux-3.19 linux-3.19-vanilla + diff -uprN -X linux-3.19-vanilla/Documentation/dontdiff \ + linux-3.19-vanilla $MYSRC > /tmp/patch + +``dontdiff`` è una lista di file che sono generati durante il processo di +compilazione del kernel; questi dovrebbero essere ignorati in qualsiasi +patch generata con :manpage:`diff(1)`. + +Assicuratevi che la vostra patch non includa file che non ne fanno veramente +parte. Al fine di verificarne la correttezza, assicuratevi anche di +revisionare la vostra patch -dopo- averla generata con :manpage:`diff(1)`. + +Se le vostre modifiche producono molte differenze, allora dovrete dividerle +in patch indipendenti che modificano le cose in passi logici; leggete +:ref:`split_changes`. Questo faciliterà la revisione da parte degli altri +sviluppatori, il che è molto importante se volete che la patch venga accettata. + +Se state utilizzando ``git``, ``git rebase -i`` può aiutarvi nel procedimento. +Se non usate ``git``, un'alternativa popolare è ``quilt`` +<http://savannah.nongnu.org/projects/quilt>. + +.. _it_describe_changes: + +2) Descrivete le vostre modifiche +--------------------------------- + +Descrivete il vostro problema. Esiste sempre un problema che via ha spinto +ha fare il vostro lavoro, che sia la correzione di un baco da una riga o una +nuova funzionalità da 5000 righe di codice. Convincete i revisori che vale +la pena risolvere il vostro problema e che ha senso continuare a leggere oltre +al primo paragrafo. + +Descrivete ciò che sarà visibile agli utenti. Chiari incidenti nel sistema +e blocchi sono abbastanza convincenti, ma non tutti i bachi sono così evidenti. +Anche se il problema è stato scoperto durante la revisione del codice, +descrivete l'impatto che questo avrà sugli utenti. Tenete presente che +la maggior parte delle installazioni Linux usa un kernel che arriva dai +sorgenti stabili o dai sorgenti di una distribuzione particolare che prende +singolarmente le patch dai sorgenti principali; quindi, includete tutte +le informazioni che possono essere utili a capire le vostre modifiche: +le circostanze che causano il problema, estratti da dmesg, descrizioni di +un incidente di sistema, prestazioni di una regressione, picchi di latenza, +blocchi, eccetera. + +Quantificare le ottimizzazioni e i compromessi. Se affermate di aver +migliorato le prestazioni, il consumo di memoria, l'impatto sollo stack, +o la dimensione del file binario, includete dei numeri a supporto della +vostra dichiarazione. Ma ricordatevi di descrivere anche eventuali costi +che non sono ovvi. Solitamente le ottimizzazioni non sono gratuite, ma sono +un compromesso fra l'uso di CPU, la memoria e la leggibilità; o, quando si +parla di ipotesi euristiche, fra differenti carichi. Descrivete i lati +negativi che vi aspettate dall'ottimizzazione cosicché i revisori possano +valutare i costi e i benefici. + +Una volta che il problema è chiaro, descrivete come lo risolvete andando +nel dettaglio tecnico. È molto importante che descriviate la modifica +in un inglese semplice cosicché i revisori possano verificare che il codice si +comporti come descritto. + +I manutentori vi saranno grati se scrivete la descrizione della patch in un +formato che sia compatibile con il gestore dei sorgenti usato dal kernel, +``git``, come un "commit log". Leggete :ref:`it_explicit_in_reply_to`. + +Risolvete solo un problema per patch. Se la vostra descrizione inizia ad +essere lunga, potrebbe essere un segno che la vostra patch necessita d'essere +divisa. Leggete :ref:`split_changes`. + +Quando inviate o rinviate una patch o una serie, includete la descrizione +completa delle modifiche e la loro giustificazione. Non limitatevi a dire che +questa è la versione N della patch (o serie). Non aspettatevi che i +manutentori di un sottosistema vadano a cercare le versioni precedenti per +cercare la descrizione da aggiungere. In pratica, la patch (o serie) e la sua +descrizione devono essere un'unica cosa. Questo aiuta i manutentori e i +revisori. Probabilmente, alcuni revisori non hanno nemmeno ricevuto o visto +le versioni precedenti della patch. + +Descrivete le vostro modifiche usando l'imperativo, per esempio "make xyzzy +do frotz" piuttosto che "[This patch] makes xyzzy do frotz" or "[I] changed +xyzzy to do frotz", come se steste dando ordini al codice di cambiare il suo +comportamento. + +Se la patch corregge un baco conosciuto, fare riferimento a quel baco inserendo +il suo numero o il suo URL. Se la patch è la conseguenza di una discussione +su una lista di discussione, allora fornite l'URL all'archivio di quella +discussione; usate i collegamenti a https://lkml.kernel.org/ con il +``Message-Id``, in questo modo vi assicurerete che il collegamento non diventi +invalido nel tempo. + +Tuttavia, cercate di rendere la vostra spiegazione comprensibile anche senza +far riferimento a fonti esterne. In aggiunta ai collegamenti a bachi e liste +di discussione, riassumente i punti più importanti della discussione che hanno +portato alla creazione della patch. + +Se volete far riferimento a uno specifico commit, non usate solo +l'identificativo SHA-1. Per cortesia, aggiungete anche la breve riga +riassuntiva del commit per rendere la chiaro ai revisori l'oggetto. +Per esempio:: + + Commit e21d2170f36602ae2708 ("video: remove unnecessary + platform_set_drvdata()") removed the unnecessary + platform_set_drvdata(), but left the variable "dev" unused, + delete it. + +Dovreste anche assicurarvi di usare almeno i primi 12 caratteri +dell'identificativo SHA-1. Il repositorio del kernel ha *molti* oggetti e +questo rende possibile la collisione fra due identificativi con pochi +caratteri. Tenete ben presente che anche se oggi non ci sono collisioni con il +vostro identificativo a 6 caratteri, potrebbero essercene fra 5 anni da oggi. + +Se la vostra patch corregge un baco in un commit specifico, per esempio avete +trovato un problema usando ``git bisect``, per favore usate l'etichetta +'Fixes:' indicando i primi 12 caratteri dell'identificativo SHA-1 seguiti +dalla riga riassuntiva. Per esempio:: + + Fixes: e21d2170f366 ("video: remove unnecessary platform_set_drvdata()") + +La seguente configurazione di ``git config`` può essere usata per formattare +i risultati dei comandi ``git log`` o ``git show`` come nell'esempio +precedente:: + + [core] + abbrev = 12 + [pretty] + fixes = Fixes: %h (\"%s\") + +.. _it_split_changes: + +3) Separate le vostre modifiche +------------------------------- + +Separate ogni **cambiamento logico** in patch distinte. + +Per esempio, se i vostri cambiamenti per un singolo driver includono +sia delle correzioni di bachi che miglioramenti alle prestazioni, +allora separateli in due o più patch. Se i vostri cambiamenti includono +un aggiornamento dell'API e un nuovo driver che lo sfrutta, allora separateli +in due patch. + +D'altro canto, se fate una singola modifica su più file, raggruppate tutte +queste modifiche in una singola patch. Dunque, un singolo cambiamento logico +è contenuto in una sola patch. + +Il punto da ricordare è che ogni modifica dovrebbe fare delle modifiche +che siano facilmente comprensibili e che possano essere verificate dai revisori. +Ogni patch dovrebbe essere giustificabile di per sé. + +Se al fine di ottenere un cambiamento completo una patch dipende da un'altra, +va bene. Semplicemente scrivete una nota nella descrizione della patch per +farlo presente: **"this patch depends on patch X"**. + +Quando dividete i vostri cambiamenti in una serie di patch, prestate +particolare attenzione alla verifica di ogni patch della serie; per ognuna +il kernel deve compilare ed essere eseguito correttamente. Gli sviluppatori +che usano ``git bisect`` per scovare i problemi potrebbero finire nel mezzo +della vostra serie in un punto qualsiasi; non vi saranno grati se nel mezzo +avete introdotto dei bachi. + +Se non potete condensare la vostra serie di patch in una più piccola, allora +pubblicatene una quindicina alla volta e aspettate che vengano revisionate +ed integrate. + + +4) Verificate lo stile delle vostre modifiche +--------------------------------------------- + +Controllate che la vostra patch non violi lo stile del codice, maggiori +dettagli sono disponibili in :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst <it_codingstyle>`. +Non farlo porta semplicemente a una perdita di tempo da parte dei revisori e +voi vedrete la vostra patch rifiutata, probabilmente senza nemmeno essere stata +letta. + +Un'eccezione importante si ha quando del codice viene spostato da un file +ad un altro -- in questo caso non dovreste modificare il codice spostato +per nessun motivo, almeno non nella patch che lo sposta. Questo separa +chiaramente l'azione di spostare il codice e il vostro cambiamento. +Questo aiuta enormemente la revisione delle vere differenze e permette agli +strumenti di tenere meglio la traccia della storia del codice. + +Prima di inviare una patch, verificatene lo stile usando l'apposito +verificatore (scripts/checkpatch.pl). Da notare, comunque, che il verificator +di stile dovrebbe essere visto come una guida, non come un sostituto al +giudizio umano. Se il vostro codice è migliore nonostante una violazione +dello stile, probabilmente è meglio lasciarlo com'è. + +Il verificatore ha tre diversi livelli di severità: + - ERROR: le cose sono molto probabilmente sbagliate + - WARNING: le cose necessitano d'essere revisionate con attenzione + - CHECK: le cose necessitano di un pensierino + +Dovreste essere in grado di giustificare tutte le eventuali violazioni rimaste +nella vostra patch. + + +5) Selezionate i destinatari della vostra patch +----------------------------------------------- + +Dovreste sempre inviare una copia della patch ai manutentori dei sottosistemi +interessati dalle modifiche; date un'occhiata al file MAINTAINERS e alla storia +delle revisioni per scoprire chi si occupa del codice. Lo script +scripts/get_maintainer.pl può esservi d'aiuto. Se non riuscite a trovare un +manutentore per il sottosistema su cui state lavorando, allora Andrew Morton +(akpm@linux-foundation.org) sarà la vostra ultima possibilità. + +Normalmente, dovreste anche scegliere una lista di discussione a cui inviare +la vostra serie di patch. La lista di discussione linux-kernel@vger.kernel.org +è proprio l'ultima spiaggia, il volume di email su questa lista fa si che +diversi sviluppatori non la seguano. Guardate nel file MAINTAINERS per trovare +la lista di discussione dedicata ad un sottosistema; probabilmente lì la vostra +patch riceverà molta più attenzione. Tuttavia, per favore, non spammate le +liste di discussione che non sono interessate al vostro lavoro. + +Molte delle liste di discussione relative al kernel vengono ospitate su +vger.kernel.org; potete trovare un loro elenco alla pagina +http://vger.kernel.org/vger-lists.html. Tuttavia, ci sono altre liste di +discussione ospitate altrove. + +Non inviate più di 15 patch alla volta sulle liste di discussione vger!!! + +L'ultimo giudizio sull'integrazione delle modifiche accettate spetta a +Linux Torvalds. Il suo indirizzo e-mail è <torvalds@linux-foundation.org>. +Riceve moltissime e-mail, e, a questo punto, solo poche patch passano +direttamente attraverso il suo giudizio; quindi, dovreste fare del vostro +meglio per -evitare di- inviargli e-mail. + +Se avete una patch che corregge un baco di sicurezza che potrebbe essere +sfruttato, inviatela a security@kernel.org. Per bachi importanti, un breve +embargo potrebbe essere preso in considerazione per dare il tempo alle +distribuzioni di prendere la patch e renderla disponibile ai loro utenti; +in questo caso, ovviamente, la patch non dovrebbe essere inviata su alcuna +lista di discussione pubblica. + +Patch che correggono bachi importanti su un kernel già rilasciato, dovrebbero +essere inviate ai manutentori dei kernel stabili aggiungendo la seguente riga:: + + Cc: stable@vger.kernel.org + +nella vostra patch, nell'area dedicata alle firme (notate, NON come destinatario +delle e-mail). In aggiunta a questo file, dovreste leggere anche +:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/stable-kernel-rules.rst <it_stable_kernel_rules>` + +Tuttavia, notate, che alcuni manutentori di sottosistema preferiscono avere +l'ultima parola su quali patch dovrebbero essere aggiunte ai kernel stabili. +La rete di manutentori, in particolare, non vorrebbe vedere i singoli +sviluppatori aggiungere alle loro patch delle righe come quella sopracitata. + +Se le modifiche hanno effetti sull'interfaccia con lo spazio utente, per favore +inviate una patch per le pagine man ai manutentori di suddette pagine (elencati +nel file MAINTAINERS), o almeno una notifica circa la vostra modifica, +cosicché l'informazione possa trovare la sua strada nel manuale. Le modifiche +all'API dello spazio utente dovrebbero essere inviate in copia anche a +linux-api@vger.kernel.org. + +Per le piccole patch potreste aggiungere in CC l'indirizzo +*Trivial Patch Monkey trivial@kernel.org* che ha lo scopo di raccogliere +le patch "banali". Date uno sguardo al file MAINTAINERS per vedere chi +è l'attuale amministratore. + +Le patch banali devono rientrare in una delle seguenti categorie: + +- errori grammaticali nella documentazione +- errori grammaticali negli errori che potrebbero rompere :manpage:`grep(1)` +- correzione di avvisi di compilazione (riempirsi di avvisi inutili è negativo) +- correzione di errori di compilazione (solo se correggono qualcosa sul serio) +- rimozione di funzioni/macro deprecate +- sostituzione di codice non potabile con uno portabile (anche in codice + specifico per un'architettura, dato che le persone copiano, fintanto che + la modifica sia banale) +- qualsiasi modifica dell'autore/manutentore di un file (in pratica + "patch monkey" in modalità ritrasmissione) + + +6) Niente: MIME, links, compressione, allegati. Solo puro testo +---------------------------------------------------------------- + +Linus e gli altri sviluppatori del kernel devono poter commentare +le modifiche che sottomettete. Per uno sviluppatore è importante +essere in grado di "citare" le vostre modifiche, usando normali +programmi di posta elettronica, cosicché sia possibile commentare +una porzione specifica del vostro codice. + +Per questa ragione tutte le patch devono essere inviate via e-mail +come testo. .. warning:: - TODO ancora da tradurre + Se decidete di copiare ed incollare la patch nel corpo dell'e-mail, state + attenti che il vostro programma non corrompa il contenuto con andate + a capo automatiche. + +La patch non deve essere un allegato MIME, compresso o meno. Molti +dei più popolari programmi di posta elettronica non trasmettono un allegato +MIME come puro testo, e questo rende impossibile commentare il vostro codice. +Inoltre, un allegato MIME rende l'attività di Linus più laboriosa, diminuendo +così la possibilità che il vostro allegato-MIME venga accettato. + +Eccezione: se il vostro servizio di posta storpia le patch, allora qualcuno +potrebbe chiedervi di rinviarle come allegato MIME. + +Leggete :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/email-clients.rst <it_email_clients>` +per dei suggerimenti sulla configurazione del programmi di posta elettronica +per l'invio di patch intatte. + +7) Dimensione delle e-mail +-------------------------- + +Le grosse modifiche non sono adatte ad una lista di discussione, e nemmeno +per alcuni manutentori. Se la vostra patch, non compressa, eccede i 300 kB +di spazio, allora caricatela in una spazio accessibile su internet fornendo +l'URL (collegamento) ad essa. Ma notate che se la vostra patch eccede i 300 kB +è quasi certo che necessiti comunque di essere spezzettata. + +8) Rispondere ai commenti di revisione +-------------------------------------- + +Quasi certamente i revisori vi invieranno dei commenti su come migliorare +la vostra patch. Dovete rispondere a questi commenti; ignorare i revisori +è un ottimo modo per essere ignorati. Riscontri o domande che non conducono +ad una modifica del codice quasi certamente dovrebbero portare ad un commento +nel changelog cosicché il prossimo revisore potrà meglio comprendere cosa stia +accadendo. + +Assicuratevi di dire ai revisori quali cambiamenti state facendo e di +ringraziarli per il loro tempo. Revisionare codice è un lavoro faticoso e che +richiede molto tempo, e a volte i revisori diventano burberi. Tuttavia, anche +in questo caso, rispondete con educazione e concentratevi sul problema che +hanno evidenziato. + +9) Non scoraggiatevi - o impazientitevi +--------------------------------------- + +Dopo che avete inviato le vostre modifiche, siate pazienti e aspettate. +I revisori sono persone occupate e potrebbero non ricevere la vostra patch +immediatamente. + +Un tempo, le patch erano solite scomparire nel vuoto senza alcun commento, +ma ora il processo di sviluppo funziona meglio. Dovreste ricevere commenti +in una settimana o poco più; se questo non dovesse accadere, assicuratevi di +aver inviato le patch correttamente. Aspettate almeno una settimana prima di +rinviare le modifiche o sollecitare i revisori - probabilmente anche di più +durante la finestra d'integrazione. + +10) Aggiungete PATCH nell'oggetto +--------------------------------- + +Dato l'alto volume di e-mail per Linus, e la lista linux-kernel, è prassi +prefiggere il vostro oggetto con [PATCH]. Questo permette a Linus e agli +altri sviluppatori del kernel di distinguere facilmente le patch dalle altre +discussioni. + + +11) Firmate il vostro lavoro - Il certificato d'origine dello sviluppatore +-------------------------------------------------------------------------- + +Per migliorare la tracciabilità su "chi ha fatto cosa", specialmente per +quelle patch che per raggiungere lo stadio finale passano attraverso +diversi livelli di manutentori, abbiamo introdotto la procedura di "firma" +delle patch che vengono inviate per e-mail. + +La firma è una semplice riga alla fine della descrizione della patch che +certifica che l'avete scritta voi o che avete il diritto di pubblicarla +come patch open-source. Le regole sono abbastanza semplici: se potete +certificare quanto segue: + +Il certificato d'origine dello sviluppatore 1.1 +^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ + +Contribuendo a questo progetto, io certifico che: + + (a) Il contributo è stato creato interamente, o in parte, da me e che + ho il diritto di inviarlo in accordo con la licenza open-source + indicata nel file; oppure + + (b) Il contributo è basato su un lavoro precedente che, nei limiti + della mia conoscenza, è coperto da un'appropriata licenza + open-source che mi da il diritto di modificarlo e inviarlo, + le cui modifiche sono interamente o in parte mie, in accordo con + la licenza open-source (a meno che non abbia il permesso di usare + un'altra licenza) indicata nel file; oppure + + (c) Il contributo mi è stato fornito direttamente da qualcuno che + ha certificato (a), (b) o (c) e non l'ho modificata. + + (d) Capisco e concordo col fatto che questo progetto e i suoi + contributi sono pubblici e che un registro dei contributi (incluse + tutte le informazioni personali che invio con essi, inclusa la mia + firma) verrà mantenuto indefinitamente e che possa essere + ridistribuito in accordo con questo progetto o le licenze + open-source coinvolte. + +poi dovete solo aggiungere una riga che dice:: + + Signed-off-by: Random J Developer <random@developer.example.org> + +usando il vostro vero nome (spiacenti, non si accettano pseudonimi o +contributi anonimi). + +Alcune persone aggiungono delle etichette alla fine. Per ora queste verranno +ignorate, ma potete farlo per meglio identificare procedure aziendali interne o +per aggiungere dettagli circa la firma. + +Se siete un manutentore di un sottosistema o di un ramo, qualche volta dovrete +modificare leggermente le patch che avete ricevuto al fine di poterle +integrare; questo perché il codice non è esattamente lo stesso nei vostri +sorgenti e in quelli dei vostri contributori. Se rispettate rigidamente la +regola (c), dovreste chiedere al mittente di rifare la patch, ma questo è +controproducente e una totale perdita di tempo ed energia. La regola (b) +vi permette di correggere il codice, ma poi diventa davvero maleducato cambiare +la patch di qualcuno e addossargli la responsabilità per i vostri bachi. +Per risolvere questo problema dovreste aggiungere una riga, fra l'ultimo +Signed-off-by e il vostro, che spiega la vostra modifica. Nonostante non ci +sia nulla di obbligatorio, un modo efficace è quello di indicare il vostro +nome o indirizzo email fra parentesi quadre, seguito da una breve descrizione; +questo renderà abbastanza visibile chi è responsabile per le modifiche +dell'ultimo minuto. Per esempio:: + + Signed-off-by: Random J Developer <random@developer.example.org> + [lucky@maintainer.example.org: struct foo moved from foo.c to foo.h] + Signed-off-by: Lucky K Maintainer <lucky@maintainer.example.org> + +Questa pratica è particolarmente utile se siete i manutentori di un ramo +stabile ma al contempo volete dare credito agli autori, tracciare e integrare +le modifiche, e proteggere i mittenti dalle lamentele. Notate che in nessuna +circostanza è permessa la modifica dell'identità dell'autore (l'intestazione +From), dato che è quella che appare nei changelog. + +Un appunto speciale per chi porta il codice su vecchie versioni. Sembra che +sia comune l'utile pratica di inserire un'indicazione circa l'origine della +patch all'inizio del messaggio di commit (appena dopo la riga dell'oggetto) +al fine di migliorare la tracciabilità. Per esempio, questo è quello che si +vede nel rilascio stabile 3.x-stable:: + + Date: Tue Oct 7 07:26:38 2014 -0400 + + libata: Un-break ATA blacklist + + commit 1c40279960bcd7d52dbdf1d466b20d24b99176c8 upstream. + +E qui quello che potrebbe vedersi su un kernel più vecchio dove la patch è +stata applicata:: + + Date: Tue May 13 22:12:27 2008 +0200 + + wireless, airo: waitbusy() won't delay + + [backport of 2.6 commit b7acbdfbd1f277c1eb23f344f899cfa4cd0bf36a] + +Qualunque sia il formato, questa informazione fornisce un importante aiuto +alle persone che vogliono seguire i vostri sorgenti, e quelle che cercano +dei bachi. + + +12) Quando utilizzare Acked-by:, Cc:, e Co-developed-by: +-------------------------------------------------------- + +L'etichetta Signed-off-by: indica che il firmatario è stato coinvolto nello +sviluppo della patch, o che era nel suo percorso di consegna. + +Se una persona non è direttamente coinvolta con la preparazione o gestione +della patch ma desidera firmare e mettere agli atti la loro approvazione, +allora queste persone possono chiedere di aggiungere al changelog della patch +una riga Acked-by:. + +Acked-by: viene spesso utilizzato dai manutentori del sottosistema in oggetto +quando quello stesso manutentore non ha contribuito né trasmesso la patch. + +Acked-by: non è formale come Signed-off-by:. Questo indica che la persona ha +revisionato la patch e l'ha trovata accettabile. Per cui, a volte, chi +integra le patch convertirà un "sì, mi sembra che vada bene" in un Acked-by: +(ma tenete presente che solitamente è meglio chiedere esplicitamente). + +Acked-by: non indica l'accettazione di un'intera patch. Per esempio, quando +una patch ha effetti su diversi sottosistemi e ha un Acked-by: da un +manutentore di uno di questi, significa che il manutentore accetta quella +parte di codice relativa al sottosistema che mantiene. Qui dovremmo essere +giudiziosi. Quando si hanno dei dubbi si dovrebbe far riferimento alla +discussione originale negli archivi della lista di discussione. + +Se una persona ha avuto l'opportunità di commentare la patch, ma non lo ha +fatto, potete aggiungere l'etichetta ``Cc:`` alla patch. Questa è l'unica +etichetta che può essere aggiunta senza che la persona in questione faccia +alcunché - ma dovrebbe indicare che la persona ha ricevuto una copia della +patch. Questa etichetta documenta che terzi potenzialmente interessati sono +stati inclusi nella discussione. + +L'etichetta Co-developed-by: indica che la patch è stata scritta dall'autore in +collaborazione con un altro sviluppatore. Qualche volta questo è utile quando +più persone lavorano sulla stessa patch. Notate, questa persona deve avere +nella patch anche una riga Signed-off-by:. + + +13) Utilizzare Reported-by:, Tested-by:, Reviewed-by:, Suggested-by: e Fixes: +----------------------------------------------------------------------------- + +L'etichetta Reported-by da credito alle persone che trovano e riportano i bachi +e si spera che questo possa ispirarli ad aiutarci nuovamente in futuro. +Rammentate che se il baco è stato riportato in privato, dovrete chiedere il +permesso prima di poter utilizzare l'etichetta Reported-by. + +L'etichetta Tested-by: indica che la patch è stata verificata con successo +(su un qualche sistema) dalla persona citata. Questa etichetta informa i +manutentori che qualche verifica è stata fatta, fornisce un mezzo per trovare +persone che possano verificare il codice in futuro, e garantisce che queste +stesse persone ricevano credito per il loro lavoro. + +Reviewd-by:, invece, indica che la patch è stata revisionata ed è stata +considerata accettabile in accordo con la dichiarazione dei revisori: + +Dichiarazione di svista dei revisori +^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ + +Offrendo la mia etichetta Reviewed-by, dichiaro quanto segue: + + (a) Ho effettuato una revisione tecnica di questa patch per valutarne + l'adeguatezza ai fini dell'inclusione nel ramo principale del + kernel. + + (b) Tutti i problemi e le domande riguardanti la patch sono stati + comunicati al mittente. Sono soddisfatto dalle risposte + del mittente. + + (c) Nonostante ci potrebbero essere cose migliorabili in queste + sottomissione, credo che sia, in questo momento, (1) una modifica + di interesse per il kernel, e (2) libera da problemi che + potrebbero metterne in discussione l'integrazione. + + (d) Nonostante abbia revisionato la patch e creda che vada bene, + non garantisco (se non specificato altrimenti) che questa + otterrà quello che promette o funzionerà correttamente in tutte + le possibili situazioni. + +L'etichetta Reviewed-by è la dichiarazione di un parere sulla bontà di +una modifica che si ritiene appropriata e senza alcun problema tecnico +importante. Qualsiasi revisore interessato (quelli che lo hanno fatto) +possono offrire il proprio Reviewed-by per la patch. Questa etichetta serve +a dare credito ai revisori e a informare i manutentori sul livello di revisione +che è stato fatto sulla patch. L'etichetta Reviewd-by, quando fornita da +revisori conosciuti per la loro conoscenza sulla materia in oggetto e per la +loro serietà nella revisione, accrescerà le probabilità che la vostra patch +venga integrate nel kernel. + +L'etichetta Suggested-by: indica che l'idea della patch è stata suggerita +dalla persona nominata e le da credito. Tenete a mente che questa etichetta +non dovrebbe essere aggiunta senza un permesso esplicito, specialmente se +l'idea non è stata pubblicata in un forum pubblico. Detto ciò, dando credito +a chi ci fornisce delle idee, si spera di poterli ispirare ad aiutarci +nuovamente in futuro. + +L'etichetta Fixes: indica che la patch corregge un problema in un commit +precedente. Serve a chiarire l'origine di un baco, il che aiuta la revisione +del baco stesso. Questa etichetta è di aiuto anche per i manutentori dei +kernel stabili al fine di capire quale kernel deve ricevere la correzione. +Questo è il modo suggerito per indicare che un baco è stato corretto nella +patch. Per maggiori dettagli leggete :ref:`it_describe_changes` + + +14) Il formato canonico delle patch +----------------------------------- + +Questa sezione descrive il formato che dovrebbe essere usato per le patch. +Notate che se state usando un repositorio ``git`` per salvare le vostre patch +potere usare il comando ``git format-patch`` per ottenere patch nel formato +appropriato. Lo strumento non crea il testo necessario, per cui, leggete +le seguenti istruzioni. + +L'oggetto di una patch canonica è la riga:: + + Subject: [PATCH 001/123] subsystem: summary phrase + +Il corpo di una patch canonica contiene i seguenti elementi: + + - Una riga ``from`` che specifica l'autore della patch, seguita + da una riga vuota (necessaria soltanto se la persona che invia la + patch non ne è l'autore). + + - Il corpo della spiegazione, con linee non più lunghe di 75 caratteri, + che verrà copiato permanentemente nel changelog per descrivere la patch. + + - Una riga vuota + + - Le righe ``Signed-off-by:``, descritte in precedenza, che finiranno + anch'esse nel changelog. + + - Una linea di demarcazione contenente semplicemente ``---``. + + - Qualsiasi altro commento che non deve finire nel changelog. + + - Le effettive modifiche al codice (il prodotto di ``diff``). + +Il formato usato per l'oggetto permette ai programmi di posta di usarlo +per ordinare le patch alfabeticamente - tutti i programmi di posta hanno +questa funzionalità - dato che al numero sequenziale si antepongono degli zeri; +in questo modo l'ordine numerico ed alfabetico coincidono. + +Il ``subsystem`` nell'oggetto dell'email dovrebbe identificare l'area +o il sottosistema modificato dalla patch. + +La ``summary phrase`` nell'oggetto dell'email dovrebbe descrivere brevemente +il contenuto della patch. La ``summary phrase`` non dovrebbe essere un nome +di file. Non utilizzate la stessa ``summary phrase`` per tutte le patch in +una serie (dove una ``serie di patch`` è una sequenza ordinata di diverse +patch correlate). + +Ricordatevi che la ``summary phrase`` della vostra email diventerà un +identificatore globale ed unico per quella patch. Si propaga fino al +changelog ``git``. La ``summary phrase`` potrà essere usata in futuro +dagli sviluppatori per riferirsi a quella patch. Le persone vorranno +cercare la ``summary phrase`` su internet per leggere le discussioni che la +riguardano. Potrebbe anche essere l'unica cosa che le persone vedranno +quando, in due o tre mesi, riguarderanno centinaia di patch usando strumenti +come ``gitk`` o ``git log --oneline``. + +Per queste ragioni, dovrebbe essere lunga fra i 70 e i 75 caratteri, e deve +descrivere sia cosa viene modificato, sia il perché sia necessario. Essere +brevi e descrittivi è una bella sfida, ma questo è quello che fa un riassunto +ben scritto. + +La ``summary phrase`` può avere un'etichetta (*tag*) di prefisso racchiusa fra +le parentesi quadre "Subject: [PATCH <tag>...] <summary phrase>". +Le etichette non verranno considerate come parte della frase riassuntiva, ma +indicano come la patch dovrebbe essere trattata. Fra le etichette più comuni +ci sono quelle di versione che vengono usate quando una patch è stata inviata +più volte (per esempio, "v1, v2, v3"); oppure "RFC" per indicare che si +attendono dei commenti (*Request For Comments*). Se ci sono quattro patch +nella serie, queste dovrebbero essere enumerate così: 1/4, 2/4, 3/4, 4/4. +Questo assicura che gli sviluppatori capiranno l'ordine in cui le patch +dovrebbero essere applicate, e per tracciare quelle che hanno revisionate o +che hanno applicato. + +Un paio di esempi di oggetti:: + + Subject: [PATCH 2/5] ext2: improve scalability of bitmap searching + Subject: [PATCH v2 01/27] x86: fix eflags tracking + +La riga ``from`` dev'essere la prima nel corpo del messaggio ed è nel +formato: + + From: Original Author <author@example.com> + +La riga ``from`` indica chi verrà accreditato nel changelog permanente come +l'autore della patch. Se la riga ``from`` è mancante, allora per determinare +l'autore da inserire nel changelog verrà usata la riga ``From`` +nell'intestazione dell'email. + +Il corpo della spiegazione verrà incluso nel changelog permanente, per cui +deve aver senso per un lettore esperto che è ha dimenticato i dettagli della +discussione che hanno portato alla patch. L'inclusione di informazioni +sui problemi oggetto dalla patch (messaggi del kernel, messaggi di oops, +eccetera) è particolarmente utile per le persone che potrebbero cercare fra +i messaggi di log per la patch che li tratta. Se la patch corregge un errore +di compilazione, non sarà necessario includere proprio _tutto_ quello che +è uscito dal compilatore; aggiungete solo quello che è necessario per far si +che la vostra patch venga trovata. Come nella ``summary phrase``, è importante +essere sia brevi che descrittivi. + +La linea di demarcazione ``---`` serve essenzialmente a segnare dove finisce +il messaggio di changelog. + +Aggiungere il ``diffstat`` dopo ``---`` è un buon uso di questo spazio, per +mostrare i file che sono cambiati, e il numero di file aggiunto o rimossi. +Un ``diffstat`` è particolarmente utile per le patch grandi. Altri commenti +che sono importanti solo per i manutentori, quindi inadatti al changelog +permanente, dovrebbero essere messi qui. Un buon esempio per questo tipo +di commenti potrebbe essere quello di descrivere le differenze fra le versioni +della patch. + +Se includete un ``diffstat`` dopo ``---``, usate le opzioni ``-p 1 -w70`` +cosicché i nomi dei file elencati non occupino troppo spazio (facilmente +rientreranno negli 80 caratteri, magari con qualche indentazione). +(``git`` genera di base dei diffstat adatti). + +Maggiori dettagli sul formato delle patch nei riferimenti qui di seguito. + +.. _it_explicit_in_reply_to: + +15) Usare esplicitamente In-Reply-To nell'intestazione +------------------------------------------------------ + +Aggiungere manualmente In-Reply-To: nell'intestazione dell'e-mail +potrebbe essere d'aiuto per associare una patch ad una discussione +precedente, per esempio per collegare la correzione di un baco con l'e-mail +che lo riportava. Tuttavia, per serie di patch multiple è generalmente +sconsigliato l'uso di In-Reply-To: per collegare precedenti versioni. +In questo modo versioni multiple di una patch non diventeranno un'ingestibile +giungla di riferimenti all'interno dei programmi di posta. Se un collegamento +è utile, potete usare https://lkml.kernel.org/ per ottenere i collegamenti +ad una versione precedente di una serie di patch (per esempio, potete usarlo +per l'email introduttiva alla serie). + +16) Inviare richieste ``git pull`` +---------------------------------- + +Se avete una serie di patch, potrebbe essere più conveniente per un manutentore +tirarle dentro al repositorio del sottosistema attraverso l'operazione +``git pull``. Comunque, tenete presente che prendere patch da uno sviluppatore +in questo modo richiede un livello di fiducia più alto rispetto a prenderle da +una lista di discussione. Di conseguenza, molti manutentori sono riluttanti +ad accettare richieste di *pull*, specialmente dagli sviluppatori nuovi e +quindi sconosciuti. Se siete in dubbio, potete fare una richiesta di *pull* +come messaggio introduttivo ad una normale pubblicazione di patch, così +il manutentore avrà la possibilità di scegliere come integrarle. + +Una richiesta di *pull* dovrebbe avere nell'oggetto [GIT] o [PULL]. +La richiesta stessa dovrebbe includere il nome del repositorio e quello del +ramo su una singola riga; dovrebbe essere più o meno così:: + + Please pull from + + git://jdelvare.pck.nerim.net/jdelvare-2.6 i2c-for-linus + + to get these changes: + +Una richiesta di *pull* dovrebbe includere anche un messaggio generico +che dica cos'è incluso, una lista delle patch usando ``git shortlog``, e una +panoramica sugli effetti della serie di patch con ``diffstat``. Il modo più +semplice per ottenere tutte queste informazioni è, ovviamente, quello di +lasciar fare tutto a ``git`` con il comando ``git request-pull``. + +Alcuni manutentori (incluso Linus) vogliono vedere le richieste di *pull* +da commit firmati con GPG; questo fornisce una maggiore garanzia sul fatto +che siate stati proprio voi a fare la richiesta. In assenza di tale etichetta +firmata Linus, in particolare, non prenderà alcuna patch da siti pubblici come +GitHub. + +Il primo passo verso la creazione di questa etichetta firmata è quello di +creare una chiave GNUPG ed averla fatta firmare da uno o più sviluppatori +principali del kernel. Questo potrebbe essere difficile per i nuovi +sviluppatori, ma non ci sono altre vie. Andare alle conferenze potrebbe +essere un buon modo per trovare sviluppatori che possano firmare la vostra +chiave. + +Una volta che avete preparato la vostra serie di patch in ``git``, e volete che +qualcuno le prenda, create una etichetta firmata col comando ``git tag -s``. +Questo creerà una nuova etichetta che identifica l'ultimo commit della serie +contenente una firma creata con la vostra chiave privata. Avrete anche +l'opportunità di aggiungere un messaggio di changelog all'etichetta; questo è +il posto ideale per descrivere gli effetti della richiesta di *pull*. + +Se i sorgenti da cui il manutentore prenderà le patch non sono gli stessi del +repositorio su cui state lavorando, allora non dimenticatevi di caricare +l'etichetta firmata anche sui sorgenti pubblici. + +Quando generate una richiesta di *pull*, usate l'etichetta firmata come +obiettivo. Un comando come il seguente farà il suo dovere:: + + git request-pull master git://my.public.tree/linux.git my-signed-tag + + +Riferimenti +----------- + +Andrew Morton, "La patch perfetta" (tpp). + <http://www.ozlabs.org/~akpm/stuff/tpp.txt> + +Jeff Garzik, "Formato per la sottomissione di patch per il kernel Linux" + <http://linux.yyz.us/patch-format.html> + +Greg Kroah-Hartman, "Come scocciare un manutentore di un sottosistema" + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-02.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-03.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-04.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-05.html> + + <http://www.kroah.com/log/linux/maintainer-06.html> + +No!!!! Basta gigantesche bombe patch alle persone sulla lista linux-kernel@vger.kernel.org! + <https://lkml.org/lkml/2005/7/11/336> + +Kernel Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst: + :ref:`Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst <it_codingstyle>` + +E-mail di Linus Torvalds sul formato canonico di una patch: + <http://lkml.org/lkml/2005/4/7/183> + +Andi Kleen, "Su come sottomettere patch del kernel" + Alcune strategie su come sottomettere modifiche toste o controverse. + + http://halobates.de/on-submitting-patches.pdf |